Servono fondi per le ristrutturazioni alberghiere
Nel 2013 accolto solo il 10% delle domande. No alla tassa di soggiorno.
«I fondi della legge 2 per la ristrutturazione delle strutture alberghiere vanno rimpinguati. Contiamo che possa accadere nelle prossime variazioni di bilancio». Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg Confcommercio, chiede alla Regione maggiori risorse per una finalità, il miglioramento qualitativo della ricettività, che può avere un valore «fondamentale» nella crescita del turismo regionale.
Schneider interviene dopo aver letto i dati del 2013, «decisamente al ribasso nel rapporto tra domande presentate e accolte dagli uffici regionali». Questione, appunto, di risorse calanti. La presidente di Federalberghi fa sapere che a livello regionale «sono state presentate 142 domande, per un totale di quasi 32 milioni di euro di lavori da realizzare, ma ne sono state accolte non più del 10% a causa di una disponibilità totale della Regione non superiore a 1,9 milioni di euro».
Troppo poco per una categoria «che considera strategico rinnovarsi e creare nuovi servizi interni», dice anche il presidente provinciale Bruno Della Maria. Di qui la richiesta alla Regione «di incrementare il fondo». Nel caso in cui si procedesse invece attraverso l’erogazione di risorse tramite Mediocredito, Schneider sollecita «ammortamenti di almeno vent’anni».Da parte della presidente degli albergatori Fvg, inoltre, c’è l’auspicio che «possa entrare al più presto a regime il nuovo piano quinquennale del turismo, perché un indirizzo strategico agli operatori manca ormai da troppo tempo». Infine, la ribadita contrarietà alla reintroduzione della tassa di soggiorno: «Non ci possiamo permettere in questa fase economica di aggiungere balzelli ai turisti che non capirebbero in tempi di crisi anche un’imposta di soggiorno. Tanto più perché la nostra clientela è in larga parte di fascia media, assieme a quella medio-bassa la più colpita dalla crisi economica.