Prossima apertura Bando 2024 Imprenditoria Femminile
Si tratta di un contributo a fondo perduto a sostegno dei progetti di Imprenditoria Femminile nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio, del turismo e dei servizi, ai sensi della L.R. 11/2011 e del Regolamento emanato con Decreto Presidente della Regione 312/2011 e successive modifiche. Questo canale contributivo è gestito su base provinciale dalle CCIAA territorialmente competenti.
Beneficiarie del contributo sono le nuove imprese femminili – aventi dimensione di PMI – i cui progetti di investimento sono realizzati presso la sede legale o l’unità operativa dell’impresa beneficiaria situata nel territorio della Regione FVG.
Per impresa femminile si intende l’impresa in cui la maggioranza delle quote è nella titolarità di donne, ovvero l’impresa cooperativa in cui la maggioranza dei soci è composta da donne e l’impresa individuale il cui titolare è una donna nonché, nel caso della società di persone composta da due soci, la società in accomandita semplice il cui socio accomandatario è una donna e la società in nome collettivo il cui socio donna è anche il legale rappresentante della società.
Per nuova impresa si intende l’impresa iscritta da meno di 36 mesi al registro delle imprese della CCIAA alla data di presentazione della domanda di contributo
Attenzione: non è considerata nuova
• l’impresa le cui quote sono detenute in maggioranza da altre imprese iscritte da 36 o più mesi al registro delle imprese alla data di presentazione della domanda di contributo
• la società che risulta da trasformazione di società preesistente o da fusione o scissione di società preesistenti iscritte da 36 o più mesi al registro delle imprese alla data di presentazione della domanda di contributo
• l’impresa che è stata costituita tramite conferimento d’azienda o di ramo d’azienda da parte di impresa preesistente iscritta da 36 o più mesi al registro delle imprese alla data di presentazione della domanda di contributo.
La domanda di contributo potrà essere presentata dall’impresa richiedente alla CCIAA territorialmente competente – esclusivamente mediante posta elettronica certificata (PEC) – all’indirizzo PEC che sarà indicato nell’Avviso; il bando è a sportello.
Il contributo è pari al 50% della spesa ammissibile, salvo che l’impresa femminile – in sede di domanda – non richieda un’intensità minore
L’ammontare minimo del contributo è pari ad € 2.500,00
l’ammontare massimo del contributo è pari ad € 30.000,00
il contributo è concesso in osservanza delle condizioni stabilite dalla Commissione europea in materia di regime de minimis
Sono ammissibili le seguenti spese strettamente legate alla realizzazione del progetto di imprenditoria femminile:
A) spese per investimenti, strettamente funzionali all’esercizio dell’attività economica, relativi all’acquisto e alla locazione finanziaria di:
1. impianti specifici
2. arredi
3. macchinari, strumenti e attrezzature
4. beni immateriali: diritti di licenza, software, brevetti, know-how
5. hardware
6. automezzi
7. sistemi di sicurezza
8. materiali e servizi concernenti pubblicità e attività promozionali, nel limite di spesa massima
ammissibile di € 10.000,00
B) spese per la costituzione, quali:
1. spese notarili relative all’onorario
2. spese connesse agli adempimenti obbligatori per l’avvio dell’impresa nonché business plan
nel limite di spesa massima ammissibile di € 10.000,00
C) Spese di primo impianto, quali:
1. adeguamento o ristrutturazione dei locali dell’impresa, nel limite di spesa massima
ammissibile di € 40.000,00
2. realizzazione o ampliamento del sito internet, nel limite di spesa massima ammissibile di
€ 10.000,00
3. locazione dei locali, per un periodo massimo di 12 mesi e una spesa massima di € 15.000,00
4. avvio attività di franchising, limitatamente al diritto di ingresso nel limite di spesa massima di
€ 25.000,00.
Si ricorda che tutti i beni devono essere nuovi di fabbrica.
Non sono ammesse le spese il cui sostenimento è rendicontato mediante documenti di spesa nei quali l’importo imputabile al progetto è inferiore ad € 50,00.
D) Spese per microcredito:
Nel caso in cui l’impresa femminile beneficiaria sia una microimpresa, sono ammissibili, le seguenti spese relative ad operazioni di microcredito effettuate dalla microimpresa ai fini del finanziamento della realizzazione del progetto di imprenditoria femminile:
1. premio e spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni o di garanzie a prima richiesta, rilasciate nell’interesse dell’impresa beneficiaria da banche, istituti assicurativi e confidi, nel limite di spesa massima ammissibile € 3.000;
2. oneri finanziari relativi all’effettuazione di operazioni di microcredito con riguardo agli interessi passivi e alle spese di istruttoria e di perizia nel limite di spesa massima di € 2.000.
Nel caso di acquisizione in locazione finanziaria dei beni di cui alla lettera A) è ammissibile la quota capitale dei canoni della locazione finanziaria diretta a tale acquisizione, nel limite massimo di 12 mensilità, incluso l’eventuale “maxi canone” iniziale, alla condizione che il contratto di locazione finanziaria preveda l’impegno del beneficiario ad acquistare i beni alla scadenza della locazione.
L’importo massimo ammissibile non supera il valore del bene. Non sono ammissibili la quota interessi e le spese accessorie.
Sono ammissibili le spese sostenute dall’impresa:
sia se sostenute prima della presentazione della domanda.
sia se sostenute dopo la presentazione della domanda
I progetti di Imprenditoria Femminile dovranno essere realizzati e rendicontati entro il termine massimo di 18 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione della concessione del contributo.
Appena verranno comunicate le date di apertura e chiusura del bando daremo immediata comunicazione.