DL AGOSTO N. 104/2020 CONVERSIONE CON MODIFICAZIONI IN LEGGE 13 OTTOBRE 2020 N. 126

Art. 58         Fondo per la filiera della ristorazione 

Il 16 ottobre scorso la Conferenza Stato Regioni ha dato via libera al Decreto attuativo MIPAAF (Ministero politiche agricole alimentari e forestali) sul “Fondo Ristorazione”.

Nello specifico, il contributo a fondo perduto per la filiera della ristorazione, previsto dal DL Agosto n. 104/2020 poi modificato in Legge di conversione n. 126/2020, riconosce un ristoro per ciascun beneficiario – che potrà variare da un minimo di € 1.000 fino ad un massimo di € 10.000 al netto dell’IVA, ricordando che il contributo non potrà mai essere superiore all’ammontare complessivo degli acquisti – alle attività con i seguenti Codici Ateco :

  • 56.10.11 ristorazione con somministrazione
  • 56.10.12 attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
  • 56.21.00 catering per eventi, banqueting  
  • 56.29.10 mense
  • 56.29.20 catering continuativo su base contrattuale
  • 56.10.00 alberghi, limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo

per l’acquisto di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, valorizzando le materie prime del territorio.

 

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019.  Alle imprese che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019, il contributo può essere concesso anche in assenza del requisito di perdita del fatturato.

L’impresa potrà presentare la domanda di contributo attraverso il portale della ristorazione (piattaforma web di Poste Italiane) o attraverso gli sportelli di Poste Italiane. Alla domanda dovrà essere allegata anche copia del versamento dell’importo di adesione all’iniziativa di sostegno, effettuata tramite bollettino di pagamento (l’importo da versare sarà determinato con successivo Decreto ministeriale).

 

Il contributo verrà così erogato:

  • anticipo del 90% del costo sostenuto al momento dell’accettazione della domanda, a fronte della presentazione dei documenti fiscali certificanti gli acquisti effettuati (anche non quietanziati) oltre ad una autocertificazione attestante la sussistenza dei requisisti fissati dalla norma e l’insussistenza di condizioni ostative
  • il saldo del 10% al momento della presentazione della quietanza di pagamento, che dovrà risultare effettuata con modalità tracciabili.

L’erogazione del contributo viene effettuata nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti in regime de minimis.

Si segnala che il contributo a fondo perduto per la filiera della ristorazione non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.

 

Spetterà al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF), avvalendosi anche dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), effettuare controlli e verifiche concernenti i contributi erogati.

 

Per quanto riguarda le sanzioni è stato confermato che – salvo che il fatto costituisca reato – l’indebita percezione del contribuito, oltre a comportare il recupero dello stesso, è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del contributo non spettante.  L’ammontare di cui al secondo comma dell’articolo 316-ter del codice penale (indebita percezione del contributo statale) è stato elevato a € 8.000.

 

 

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