Credito d’imposta sulle commissioni dei pagamenti elettronici
L’art. 22 del Decreto Legge 124/2019 (decreto fiscale 2020) – così come modificato dalla Legge di conversione 157/2019 – ha introdotto un credito d’imposta a favore degli esercenti attività d’impresa, arti o professioni, pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con carte di credito, di debito o prepagate, nonché per le transazioni effettuate mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili.
Per questa misura il Governo ha stanziato € 1,4 milioni per il 2020 e € 2,8 milioni per il 2021.
Il credito d’imposta spetta per le commissioni dovute in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali a partire dal 1° luglio 2020, a condizione che i ricavi e compensi relativi all’anno d’imposta precedente non siano superiori a € 400.000. Questa agevolazione si applica nel rispetto delle condizioni e dei limiti del regolamento aiuti de minimis.
Questo credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e in tutte le dichiarazioni dei redditi successive fino a conclusione dell’utilizzo.
Gli operatori finanziari – che mettono a disposizione degli esercenti i sistemi di pagamento – sono tenuti ai seguenti adempimenti da effettuarsi entro il 20° giorno del mese successivo al periodo di riferimento:
- trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate le informazioni necessarie a controllare la corretta spettanza del credito d’imposta, così come stabilito dal Provvedimento del Direttore Agenzia Entrate n. 181301 del 29.4.2020
- trasmissione telematica agli esercenti e professionisti, l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni corrisposte, così come stabilito dal Provvedimento di Banca d’Italia del 21.4.2020 Prot. 0518286/20 che nel dettaglio sono:
- elenco delle operazioni di pagamento effettuate;
- numero e valore totale delle operazioni di pagamento;
- numero e valore totale delle operazioni di pagamento effettuate da consumatori finali;
- prospetto descrittivo delle commissioni addebitate all’esercente nel mese di addebito che illustri:
- ammontare delle commissioni totali effettuate sia dai consumatori finali che da altri soggetti;
- ammontare delle commissioni addebitate sul transato per le operazioni di pagamento effettuate da consumatori finali;
- ammontare dei costi fissi periodici che ricomprendono un numero variabile di operazioni in franchigia anche se includono il canone per la fornitura del servizio di accettazione.