Confidi Friuli: la fusione con Fidi Imprese & Turismo Veneto operazione strategica per l’accesso al credito delle imprese

Confidi Friuli: la fusione con Fidi Imprese & Turismo Veneto operazione strategica per l’accesso al credito delle imprese

Confidi Friuli conferma di ritenere l’annunciato progetto di fusione con Fidi Imprese & Turismo Veneto un’operazione strategica che guarda al futuro delle imprese del territorio. Oggi è infatti indispensabile ragionare su una prospettiva che porti la cooperativa in tempi non lunghi a superare i 300 milioni di attività finanziarie, così da garantirsi la permanenza nell’Albo dei Vigilati da Banca d’Italia, valore aggiunto per la mission di favorire l’accesso al credito delle Pmi.
La fusione con Fidi Imprese & Turismo Veneto, priva di rischi di sovrapposizione e tale da mantenere la continuità operativa grazie alla vicinanza delle filiali dei due Confidi, stando ai numeri presentati ai soggetti interessati lo scorso 18 ottobre, promette di costituire l’ottavo Confidi a livello nazionale – su 32 Vigilati e 168 minori – per patrimonio (54 milioni) e soci (quasi 26mila), il settimo per garanzie verso la clientela (oltre 237 milioni). Numeri che sono punto di partenza, secondo gli analisti, per far crescere il conto economico nel solo primo anno di 1,7 milioni di euro. Un riferimento, dunque, ancora più forte per le imprese del territorio e uno strumento in grado, proprio per la dimensione superiore, di sostenere più di prima anche le imprese maggiormente strutturate. Di fatto, con sede a Tavagnacco, opererebbe uno dei primi dieci Confidi maggiori d’Italia, il secondo dell’intero Nord Est.
A tutela della parte friulana, inoltre, e con il punto di vista della cooperativa, evidentemente diverso da quello dell’impresa profit, l’accordo con Fidi Imprese & Turismo Veneto prevede la pariteticità della governance.
Con queste premesse, Confidi (informando anche dei numeri particolarmente positivi del periodo: al 31 ottobre si registra il +35,7% sugli importi finanziati, il +43,5% sul deliberato e il +6,9% sui rapporti) precisa che l’operazione, valutata preliminarmente dal Consiglio di amministrazione e con una prospettiva di chiusura della fase documentale a fine primo trimestre 2024, potrà essere approvata definitivamente solo da parte delle assemblee separate e di quella generale, formate dai diversi settori dell’economia: al 30 settembre scorso si contavano 3.669 soci del commercio, 2.193 di turismo e servizi, 911 dell’industria, comprese le costruzioni, 574 dell’artigianato, 150 dell’agricoltura e 35 liberi professionisti.

Torna all'elenco

In primo piano

Transizione sostenibile: scopri il ruolo delle Comunità Energetiche…

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano uno degli strumenti più innovativi e concreti per promuovere un modello energetico sostenibile, basato sull’autoconsumo condiviso e sulla partecipazione attiva di cittadini, imprese e…

Evento “Staffetta 100 anni LILT Udine” – sabato 12 aprile…

Abbiamo il piacere di informarvi che l' Ufficio di Progetto OMS Città Sane ha programmato sabato 12 aprile 2025 alle ore 9.00 (ritrovo ore 8.30) presso il Parco del Cormor di Udine  la "Staffetta 100 anni LILT Udine", evento di promozione della…

Il turismo sostenibile genera valore sociale, albergatori a convegno

«Un confronto su un turismo che punta a ridurre quanto possibile gli impatti negativi su ambiente, cultura e società, promuovendo al contempo benefici economici equi per le imprese e garantendo un’esperienza autentica ai visitatori». Enrico Guerin,…

RINNOVO CARICHE 2025-2030: MODALITA’ ELETTIVE

Il Consiglio Provinciale dell’Associazione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e Professioni della Provincia di Udine nella seduta del 9 dicembre 2024 ha deliberato sull’inizio dell’iter riguardante il rinnovo degli organi statutari, dei Consigli…