Bonus Mobili 2021
Con l’ultima legge di bilancio (legge 30 dicembre 2020 n° 178), il bonus mobili è stato prorogato anche a tutto il 2021, con l’importante novità dell’importo massimo detraibile elevato fino a 16.000 euro.
Queste le principali caratteristiche, in sintesi, del Bonus mobili 2021:
- Il bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga) destinati ad immobili oggetto di ristrutturazione o manutenzione straordinaria.
- I lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria dell’immobile devono essere stati avviati non prima del 1° gennaio 2020
- L’importo totale che può essere portato in detrazione è di 16mila euro, sempre con dieci rate di pari importo (per una spesa massima di 16mila euro, possono quindi essere recuperati 8mila euro in 10 anni).
Inoltre si ricorda che:
- Danno diritto al bonus mobili anche gli interventi edilizi che rientrano nel sismabonus ‘ordinario’ nonché nel superbonus antisismico del 110%.
- Nel caso in cui il bonus mobili sia già stato richiesto per acquisti effettuati nel 2020 (quando il tetto massimo di spesa era di 10mila euro), può essere richiesto anche per ulteriori acquisti effettuati nel 2021, ma solo per la differenza di importo tra quanto speso nel 2020 e il nuovo limite di 16mila euro previsto per il 2021.
- In caso di nuovi lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria eseguiti a partire dal 1° gennaio 2020 sulla stessa unità abitativa già oggetto in passato di precedenti interventi edilizi autonomi, si può richiedere nuovamente il bonus mobili beneficiando del tetto di spesa di 16 mila euro, purché i precedenti lavori siano stati dichiarati chiusi.
Restano infine valide tutte le indicazioni precedenti riguardo all’utilizzo del bonus mobili, in particolare legate alle modalità di pagamento accettate (bonifico, carta di debito o credito e finanziamento), ai tipi di beni per i quali spettano le detrazioni e alla documentazione da conservare, per le quali si rimanda alla scheda della Agenzia delle Entrate: LINK