Avvio procedimenti d’ufficio per l’assegnazione dei domicili digitali nei confronti delle società di persone inadempienti con diffida ad adempiere – art. 37 D.L.76/2020 convertito in Legge 120/2020 -.
Come è noto, ai sensi dell’art. 37 del Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”, convertito nella legge n. 120/2020, il possesso del domicilio digitale è prerequisito essenziale per l’iscrizione al Registro delle Imprese. Tutte le imprese già iscritte al Registro che non hanno ancora comunicato il proprio domicilio digitale devono regolarizzare la propria posizione con la relativa comunicazione al Registro delle Imprese competente per territorio.
Proseguendo nell’attività già intrapresa nei confronti delle imprese individuali, si informa che lo scrivente ufficio ha avviato procedimenti per l’assegnazione dei domicili digitali anche nei confronti delle società di persone inadempienti con diffida ad adempiere.
L’iter di avvio dell’assegnazione interessa complessivamente 206 società di persone (67 per la provincia di Pordenone e 139 per la provincia di Udine) attualmente prive di proprio domicilio digitale.
Sul sito camerale (sezione “trasparenza” – Albo camerale) dal 24 aprile fino al 7 giugno 2023 resterà pubblicata la Determinazione del Conservatore n.2023000021 del 24.04.2023 completa della comunicazione di avvio e di diffida ad adempiere e di n.2 elenchi, uno per la provincia di Pordenone e uno per quella di Udine, delle società di persone prive di domicilio digitale, non soggette a procedure concorsuali e non assoggettabili a procedure di cancellazione d’ufficio.
Nel termine assegnato, cioè fino al 7 giugno 2023, le imprese possono regolarizzarsi dotandosi di proprio domicilio digitale da iscrivere al Registro delle Imprese.
La domanda di iscrizione del domicilio digitale è gratuita e può essere predisposta in totale autonomia, in modo semplice e intuitivo, tramite il sito https://ipec-registroimprese.infocamere.it/ipec/do/Welcome.action se un legale rappresentante è in possesso di firma digitale. È possibile predisporre anche una ordinaria pratica telematica Comunica comunque non soggetta ad imposta di bollo e diritti di segreteria.
In caso di mancato adempimento, ai sensi della normativa in oggetto, la Camera di Commercio assegnerà d’ufficio un domicilio digitale (PEC) che sarà reso disponibile tramite il Cassetto digitale dell’imprenditore https://impresa.italia.it/cadi/app/login; lo stesso sarà attivo solo in ricezione, automaticamente inserito nelle visure e nei certificati e consultabile negli elenchi INI-PEC.
La mancata comunicazione al Registro Imprese di un domicilio digitale valido ed attivo comporterà inoltre la contestuale irrogazione di una sanzione amministrativa, raddoppiata rispetto agli ordinari importi di cui all’art. 2630 c.c. quindi a titolo di oblazione euro 412,00 per ogni legale rappresentante.