Coronavirus: FIMAA-Confcommercio, su DL “Cura Italia” bisogna fare di più.
Con il DL “Cura Italia” il governo ha stanziato 25 miliardi di euro a sostegno di imprese e famiglie.
”Si tratta di un primo passo, ma non certo sufficiente per l’attuale necessità del settore immobiliare”.
Lo afferma Fimaa, Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio imprese per l’Italia, che chiede una moratoria delle scadenze molto più ampia ed inclusiva; occorre rendere al più presto operative le misure per garantire liquidità alle imprese, tenendo conto dei tributi locali (Imu e Tasi) e dei tanti altri che non rientrano nelle attuali previsioni di sospensione.
Anche le misure relative al credito d’imposta per botteghe e negozi, per Fimaa-Confcommercio, ”sono insufficienti.
Infatti, per contenere gli effetti negativi derivanti dall’emergenza sanitaria, ai soggetti esercenti attività d’impresa viene riconosciuto un credito d’imposta, utilizzabile solo in compensazione, nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione, riferito al mese di marzo 2020, per immobili rientranti nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe)”.
Fimaa-Confcommercio afferma che un concreto sostegno potrebbe derivare dall’estensione dell’agevolazione in esame agli affitti da marzo a dicembre 2020.